mercoledì 22 aprile 2009

La danza delle api

Oggi mercoledì 22 aprile intenso lavoro in apiario. Controllo celle reali. Impoverimento famiglie. Rafforzamento famiglie. Togliere la regina dove la sciamatura è troppo accentuata, lasciare una sola cella, ricontrollare per altre due volte. Vedere se hanno costruito i fogli cerei. Con i favi in più fare nuovi nuclei cercando qualche cella reale opercolata. Vita da apiario in aprile.

Osservando meglio tra i favi si nota una grossa importazione di polline giallo chiaro, e numerose bottinatrici con le cestella stracolme che depositano il carico nelle celle ed effettuano strani movimenti vibranti circolari. Sono le danze. Nel video allegato possiamo notare la danza dell'addome, l'ape la usa per comunicare fonti nettarifere distanti più di  100 metri. La bottinatrice comincia a muoversi sul favo con le cestella ancora cariche di polline,  quasi a far vedere alle compagne il suo prezioso carico, descrivendo un semicerchio da un lato e poi, voltandosi bruscamente, percorre un tratto rettilineo ondeggiando l'addome quindi ritorna al punto di partenza. Successivamente esegue un secondo semicerchio nella direzione opposta fino al tratto rettilineo e così via. Ondeggia l'addome con notevole rapidità (13-15 volte al secondo). Il ritmo delle danze sul favo indica la distanza della fonte nettarifera. La direzione rispetto al sole è invece comunicata dall'angolo del tratto rettilineo percorso dall'ape rispetto alla verticalità del favo. Se il tratto rettilineo è rivolto in alto la fonte nettarifera è nella direzione del sole. Se in basso sarà opposta al sole, e così via per tutte le angolazioni possibili.

Cosa stavano raccogliendo le mie api? Colza! Le api ci comunicano che i campi coltivati si trovano a più di 100 metri dall'apiario. Le api  comunicano anche all'apicoltore!!




venerdì 17 aprile 2009

E' ora di sciami!!

Non so se le api sono veramente tornate, come dicono i nostri amici americani. Di certo questo è il momento più delicato della stagione. Le api nelle nostre arnie in Friuli Venezia Giulia stanno andando a mille specie in pianura. Abbondante la foritura del salice, con qualche pioggia e freddo che però non hanno impedito un abbondante raccolto di polline. Il tarassaco ha dato una fioritura buona e si cominciano ad osservare i primi melari pieni a metà. Le fruttifere hanno come al solito presentato una fioritura bella ma sfiorita presto. L'acero è stato visitatissimo dalle api come si vede dalle foto nel sito. Tutto bene dunque.....ma ci sono anche le preoccupazioni. Le api in pedemontana sono poco sviluppate e scarse di scorte. Questo preoccupa un po' in vista dell'acacia. In pianura le famiglie più forti stanno già facendo celle reali e un 10% è già sciamato.
Costruiscono con facilità i fogli cerei dati.
Le vere preoccupazioni vengono però dagli amici agricoltori. In atto il diserbo delle viti..... quante bottinatrici piangeremo? Siamo molto vicini alla semina del mais.....speriamo bene!!!
E la varroa.....?
Guardatevi un alveare che ..... partorisce.
A presto, commentatemi!!!!


venerdì 3 aprile 2009

Le api son tornate!!!

"Sono di nuovo tra noi", devono aver pensato gli agricoltori della California del sud nel vedere ricomparire le api. Proprio nel Golden State, dove tre anni fa la loro scomparsa aveva messo significativamente in allarme gli ambientalisti e gli esperti climatici, i campi e gli alberi sono fioriti e le api sono tornate a frotte.
Un fenomeno, quello della moria degli imenotteri, che non ha risparmiato l'Europa e che in Italia si è manifestato con una riduzione dal 30 al 50 per cento del patrimonio apistico nazionale. Le buone notizie dagli Stati Uniti ci fanno però ben sperare in un ritorno delle api anche qui da noi. “La situazione è migliore di un anno fa, quando abbiamo registrato una mortalità di api in media del 40 per cento su scala nazionale” ci spiega Marco Lodesani dell'Istituto Nazionale di Apicoltura. “In questo momento – continua l'esperto - gli apicoltori stanno facendo le operazioni di svernamento degli alveari. Come istituto stiamo dunque iniziando un censimento che ad aprile ci darà dei dati certi. Per ora possiamo dire che la situazione è migliore di quella registrata alla fine dell'inverno del 2008.”