domenica 31 maggio 2009

Castagno, tiglio, amorpha e millefiori e ...polline!


Non mi sono ancora ripreso dalle fatiche dell'acacia che incalzano i nuovi lavori.
Le fioriture sono bellissime: i tigli e i castagni sono strapieni di fiori, l'Amorpha stà sfiorendo e i campi e le siepi sono un variegato di fioriture dai mille colori.
Stagione ampia e abbondante.


Le grandinate di questi giorni hanno sparso malinconie a macchia di leopardo. A Dardago e in gran parte della Pedemontana Pordenonese la grandine ha veramente "dilaniato" tante fioriture. Pazienza. Alla natura non si comanda.



Ho appena messo le trappole per il polline. Ogni sera dovrò andare a raccogliere il prezioso raccolto. Al massimo ogni due sere. Speriamo non piova troppo. Se si inumidisce il polline è un bel guaio, bisogna buttarlo e pulire il cassettino, lavoro extra.



La situazione delle sciamature è buona, sembra che tutte le famiglie abbiano rinunciato a sciamare. Bel colpo. Le guarderò con calma e non tutte 1 volta per settimana. Bel sollievo!!



Di tanto in tanto i vigili del fuoco mi chiamano a prendere qualche sciame nella mia zona. Non ci vado volentieri, ma non si può dire sempre di no! Un po' di spirito di servizio e poi i pompieri sono degli amici, straordinari come sempre!!



Stò pensando di formare nuovi nuclei e penso proprio di comprare alcune regine per affrettare i tempi, oppure innesterò un po' di stecchette per avere celle a disposizione. Ci penserò!



Sul fronte trattamenti ho letto la circolare del consorzio che consiglia i vari prodotti. Non farò Apistan, tratterò con il timolo e poi mertterò le tavolette di Apilife var e verso novembre farò l'ossalico sublimato. Mi vestirò adeguatamente e mettero le varie protezioni consigliate).


Dimenticavo l'acacia, è veramente buona con una umidità confortante di 17, e un colore che ne evidenzia la purezza. Un peccato venderla!!!



A presto buon lavoro a tutti!!!!

mercoledì 20 maggio 2009

Acacia "fora per fora"


E' questo il simpatico commento di un vecchietto di Polcenigo, vicino alle sorgenti del Livenza. Tradotto significa che è il primo anno che vede la fioritura dell'acacia portata a termine senza pioggia. Polcenigo è una delle zone dove piove sempre. Ecco dunque il suo stupore manifestato con la parola più volte ripetuta "fora per fora".



A fioritura finita, possiamo ben dire che è stata una grande acacia. Una delle migliori che si ricordi nelle nostre zone. Ci voleva! Ce la siamo meritata.



Sto riportando in questi giorni tutti i melari in laboratorio.



Nell'ultima visita di controllo non ho più trovato traccia di celle reali, pertanto ho deciso di rallentare le visite di controllo da 4/5 giorni passerò a 6/7 giorni. Un po' di respiro.



Tra poco posizionerò le trappole per il polline. Le lascierò per tutto giugno.


Si nota importazione di polline di Amorpha Fruticosa, alcuni tigli sono già in fiore, il castagno non tarderà molto a partire, stà andando in fiore anche la mora di rovo.


Prepariamoci a spostare gli ultimi alveari.


Diamo spazio ai nuclei, dentro fogli cerei. Creiamone ancora di nuovi. Ricordiamoci che a primavera le famiglie migliori erano proprio i nuclei.


Guardate le prime foto delle nuove fioriture sul sito.


Come stà la vostra schiena??



venerdì 15 maggio 2009

E' ancora acacia


Veramente superba quest'anno l'acacia. Se in pianura è quasi del tutto sfiorita, in collina è ancora in piena fioritura. Il bel tempo ha tenuto fino ad oggi, primo giorno di pioggia leggera.

Ho posato da poco il terzo melario. Il lavoro di controllo celle reali è ora sfiancante. Sollevare i vari melari e controllare il nido non è la cosa più agevole che si possa fare.

I nuclei con regina vecchia (6 favi) sono stati allargati dando 1 foglio cereo nuovo e cambiando casetta (10). Le api hanno costruito completamente i fogli cerei riempiendoli di polline, miele e covata. Hanno riempito il primo melarietto.

I nuclei con regina nuova li ho lasciati su 6 telaini, non dovrebbero sciamare. Ho dato loro il doppio melarietto.

La febbre sciamatoria è presente in alcune famiglie, ma non impedisce alle api di lavorare. Altre famiglie sembra abbiano definitivamente rinunciato. Continuerò però a controllarle almeno fino a metà giugno. Alla più disperata sostituirò le regine. I nidi durante l'ultima visita di controllo avevano i favi "leggeri", segno che la regina ha ripreso la deposizione a pieno ritmo e il miele precedentemente lì accumulato è stato trasferito ai piani superiori (melari). Non ci sono api che fanno barba sotto i telaini, ...bel segno!!

Nella prossima visita toglierò 1 favo di covata opercolata a tutte le famiglie e farò nuovi nuclei, metterò 1 foglio cereo in penultima posizione.

Fra non molto bisognerà portare in laboratorio tutti i melari, sarà una gran sfacchinata! Non si dovrà perdere di vista, durante questa gran mole di lavori aggiuntivi, il controllo della sciamatura. Rischiamo di trovarci con i castagni in fiore e gli sciami appesi lì vicino e....addio raccolto.

Organizziamo al massimo i lavori, le motivazioni quest'anno non mancano!!

E la varroa? Per adesso preoccupiamoci dell'umidità dell'acacia. Una preoccupazione per volta!

A presto. Mandi!

domenica 10 maggio 2009

Eccoci a mezza acacia


Il cauto ottimismo che avevo ventilato nel precedente blog ha dato i suoi frutti. Dopo il cattivo inizio l'acacia ha avuto un proseguo di fiuoritura veramente notevole. Nel Pordenonese nonostante alcune zone siano state battute da grandine, la fioritura è stata imponente e a scalare. Accanto a alberi in fase di sfioritura ci sono molti altri ad inizio fioritura con parecchi fiori ancora chiiusi. A Udine e Cividale gli alberi di acacia sono un mare bianco, alberi senza foglie e strapieni di fiori. Davvero un bel colpo d'occhio. Le api in questi ultimi due, tre giorni hanno veramente preso d'assalto i fiori. In apiario si nota l'assenza di rumore al rientro delle api, non c'è il solito ronzio, segno di una grossa importazione. Tra poco (appena avrò un po' di tempo) pubblicherò nel sito le foto scattate. I fiori si possono sollevare con le mani senza che l'ape si stacchi dal nettario. L'ape della foto è troppo impegnata a succhiare il nettare abbracciata al fiore. Le api non hanno il polline sul terzo paio di zampe perchè l'acacia dà pochissimo polline.
La febbre sciamatoria è calata notevolmente in questi ultimi giorni tant'è che nell'ultima visita di controllo ho trovato pochissime celle, comunque mai ridurre l'attenzione, la febbre sciamatoria tornerà. I fogli cerei vengono velocemente costruiti e riempiti di miele. La regina ha rallentato la deposizione e i favi del nido si intasano di acacia. Posato il secondo melario. Viene dato tempo bello fino a Giovedì, pertanto almeno due melari dovrebbero essere acquisiti. Ci risentiamo a fine acacia. Adesso che il gioco si fà duro, non molliamo!!

sabato 2 maggio 2009

L'acacia non è partita nel modo migliore

Tre giorni di pioggia e una tempesta di grandine, così è iniziata l'acacia nel Pordenonese, in Friuli Venezia Giulia. Il maltempo aveva già compromesso il raccolto di tarassaco che era partito bene.



Il filmato racconta l'incredibile forza delle api, nella prima giornata di sole dopo il maltempo. Un andirivieni frenetico, quasi a voler recuperare l'avverso andamento climatico.



Guardando il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che la fioritura è appena iniziata e che buona parte di fiori non sono ancora aperti pertanto incrociamo le dita e tifiamo per il bel tempo.



Sul fronte sciamatura, le famiglie pur avvertendo questa febbre, tutto sommato si possono controllare con accurate visite che personalmente faccio ogni 4/5 giorni, impoverendo togliendo favi di covata opercolata e nei casi più disperati togliendo la regina e lasciando una cella opercolata. Se capita qualche sciame in questo periodo, 5 fogli cerei sotto, escludiregina e melario costruito sopra....e il raccolto si fà lo stesso!



Ci risentiamo a mezza acacia....a presto. Buon raccolto a tutti!!!