sabato 5 dicembre 2009

E' di nuovo codice rosso!!


Nonostante la buona annata produttiva, le api in Friuli Venezia Giulia non se la stanno passando bene. E' questa la sintesi dell'incontro tra gli esperti apistici svoltosi a Pasian di Prato (UD). Gravi morie di api e apiari a macchia di leopardo in tutta la regione. Si parla già da adesso di perdite nell'ordine del 30-40%. Le famiglie sopravvissute si sono notevolmente ridotte, numerose sono quelle a 3-4 telaini. Se l'inverno sarà freddo e rigido queste non si salverannno e si arriverà ad un 60-70% di moria. Numeri da catastrofe ambientale. Cosa stà succedendo? Il presidente del Consorzio di Ud garantisce sul ritiro tempestivo dei prodotti e sul loro utilizzo nei tempi raccomandati, pertanto la causa dovrebbe essere la scarsa efficacia degli stessi. Il Var ha fatto poco, inoltre è un prodotto che altera pesantemente il ritmo della famiglia, tenerlo nell'arnia per più di 20 giorni è già di per sè un danno, se poi diventa anche poco efficace..... L'ossalico sublimato costringe a numerosi trattamenti che molti apicoltori applicano fin dall'estate. Alcuni ricercatori dicono che la sua efficacia si sia ridotta, non c'è da stupirsi se si possono contare 10-15 trattamenti da luglio a novembre. Non ci sono altri prodotti è questa la "non-novità". Forse dovremmo tornare al coumapos con un prodotto che usa laSvizzera e gli USA, con obbligo di ricetta media e efficacia non elevata.
Dal fronte della ricerca il Dott. Francesco Nazzi ha parlato del progetto APINET, dal punto di vista scientifico molto interessante. Apinet si interroga su cosa fà la varroa all'ape. Studi condotti in laboratorio infestando con varroa delle cellette di vetro contenenti larve di ape e contemporaneamente operando in apiari sperimentali e confrontando questi studi. Si è notato che le api infestate pesano meno di quelle sane. La causa è la lesione in più punti di una pellicola impermeabile che ricopre e protegge l'ape da dispersioni di liquidi. Il progetto è sostenuto finanziariamente anche per il 2010. A mio parere è uno studio molto interessante che non si finalizza solo alla ricerca di un prodotto da dare agli apicoltori, ma che ricerca la conoscenza a 360° delle interazioni tra ape e varroa. Speriamo che venga sostenuto anche nei prossimi anni.
Il Dottor Nazzi ha anche precisato che queste due categorie di animali sono anche lontanamente parenti (artropodi), pertanto i trattamenti fanno male sia alla varroa, sia all'ape. Ha inoltre evidenziato che un conto è sperimentare empiricamente sul campo, un'altro è dimostrare scientificamente la validità di un determinato prodotto o fenomeno.
Il Dott. Loglio, veterinario lombardo, ha parlato tra l'altro dell'obbligo di tenuta del nuovo registro dei trattamenti veterinari obbligatorio per tutti quelli che commercializzano miele.
Interessante la relazione di Giorgio Della Vedova che ha sostenuto che il miglior prodotto antivarroa è "L'apicoltore". Bruciati quasi tutti i prodotti non ci resta che la tecnica apistica. Proviamo a sintetizzare le varie azioni che si possono fare fin da Gennaio:
- togliere la prima rosa di covata (elimino tutta la varroa)
- telaino trappola da marzo a giugno
- aprile impoverisco le famiglie forti facendo nuclei
- maggio impoverisco facendo nuclei
- giugno messa a sciame della famiglia oppure faccio nuclei
- luglio blocco di covata oppure continuo a fare nuclei
- primi di agosto faccio nuclei non estraendo covata ma pulendo le barbe dagli alveari, quindi tolgo api e basta, innesto una cella o meglio dò una regina. Devo spostere il nucleo in altro apiario.
Il tema ricorrente è fare nuclei!! Riduco l'infestazione di varroa e aumento il mio apiario. Le famiglie che svernano meglio sono sempre i nuclei.
Se ad agosto noto famiglie fortemente infestate tolgo tutta la covata, i favi brutti li smielo e li scero, quelli belli li disopercolo, li lavo e li ritorno alla famiglia. Che lavoro però!!! un'altra strada è quella di riunire tutti i favi di covata infestati e a covata sfarfallata eseguo un trattamento di pulizia.
Un'altra notizia che ha dato Nazzi è il comportamento e la durata in vita delle api fortemente parassitate (quello che accade a Agosto-Settembre). Le api normali vivono 28/30 giorni, i primi 10 giorni nutrono le larve, nei successivi 10 giorni eseguono lavori nell'alveare, poi nei restanti 10 giorni fanno le bottinatrici. Le api parassitate invece nutrono poco la covata, nei restanti giorni lavorano poco nell'alveare e bottinatrici non diventano poichè muoiono prima. Ecco spiegato il perchè troviamo i nostri alveari vuoti di scorte, con api messe in modo strano nei favi e spopolati.
Nemmeno sul fronte alimentazione ci sono buone notizie. E' evidente che fin da Luglio dobbiamo nutrire i nostri alveari. Il candito non è il massimo. Una buona notizia l'ha portata il Dott. Greatti comunicando che in molte parti della Lombardia è presente un insetto produttore di Melata che in poco tempo potrebbe arrivare anche da noi. Propongo di andare a prenderlo!!!
A conclusione dei lavori il Prof. Franco Frilli ha parlato schiettamente come suo solito circa la incredibile lentezza che ha il nostro Consiglio Regionale nel portare avanti l'annosa legge sull'apicoltura. Però con un simile mastino alle calcagna (vuole interessare la stampa) i politici dovranno muovere il cu... rapidamente. E se portassimo il Prof. Frilli in politica ? Si ridurrebbe anche l'infestazione di varroa nei nostri alveari!!


lunedì 16 novembre 2009

IL VAR? Inutile!!


Le api si stanno preparando per affrontare l'inverno, ma l'inverno tarda ad arrivare. I cambiamenti climatici condizionano non poco i ritmi delle api. Le api continuano a fare covata e di conseguenza anche la varroa continua quantomeno a rifugiarsi nelle cellette opercolate e sfugge ai trattamenti degli apicoltori. Nei trattamenti estivi si è vista cadere pochissima varroa. Il VAR non ha fatto praticamente niente, altri trattamenti fatti con il timolo non hanno dato grosse soddisfazioni. A settembre le api sono arrivate con alti livelli di infestazione. Ho riscontrato buone cadute, dopo alcune sublimazioni di ossalico, solo a Ottobre. Ho salutato nel frattempo circa un 20% di famiglie. Aspetto i primi di dicembre per fare un ultimo, definitivo, trattamento di ossalico sublimato. Mi aspetto di perdere un ulteriore 10% di famiglie.
Le scorte degli alveari sono alterne, ho dovuto pareggiare i favi di miele per garantire adeguato nutrimento a tutti gli alveari. I favi vecchi e quelli costruiti male con tante celle da fuco li ho scerati, quelli belli li conserverò per ridarli a marzo alle famiglie in crescita. Stò preparando nuovi telaini con foglio cereo per farli costruire prima della febbre sciamatoria ad aprile.
Costruirò inoltre una cinquantina di fondi per incorporare nuove trappole di polline date per molto efficaci e facili da costruire.
Di sicuro il prossimo anno non tratterò più con il Var, stò pensando di fare un blocco di covata ai primi di luglio, togliendo la regina che costituirà un nuovo nucleo e tratterò a covata sfarfallata con ossalico sublimato.
Azzero la varroa nella famiglia, cambio la regina, costituisco un nuovo nucleo con poca varroa e forse vivo tranquillo fino ad ottobre!!!!!!!!!!!!!!! I nuclei dovranno essere nutriti e rinforzati. Penso sia la cosa migliore senza disperdere troppe energie. Bisognerà organizzare bene il lavoro.
Buon inverno a tutti

lunedì 5 ottobre 2009

CONVEGNO AD ODERZO

Domenica 18 ottobre 2009 alle ore 9.30 presso la sede delMuseo di Apicoltura di Oderzo sito in Via Sgardoleri 3/A a Magera di Oderzo, si svolgerà il Convegno di Apicoltura con il seguente programma:
- Saluto delle Autorità
Relazioni:
- "Rapporti tra Agricoltura e apicoltura" relatore Dottor Raffaele Cirone -  Presidente FAI
- "Varroa: situazione e modalità di intervento" relatore Franco Mutinelli, Direttore del Centro Regionale di Apicoltura di Padova.
Fotoapi esporrà una sintetica Mostra Fotografica su "12 mesi di fioriture" e "Le acrobazie delle api".
Verrà inoltre esposta una collezione di insetti.
Al termine del Convegno seguirà il rinfresco con dolce a base di miele.
Gli organizzatori hanno aperto il Convegno a tutti gli Apicoltori pertanto sarà gradita la Vostra presenza.
Non lasciatevi sfuggire l'occasione di partecipare ad un Convegno che tratta argomenti particolarmente sentiti in questo momento e al termine di visitare uno dei musei più completi d'Italia.
Ci vediamo ad Oderzo!!!

lunedì 28 settembre 2009

Addio a Gianfranco Janez Apicoltore storico del Pordenonese.

Si è spento all'età di 74 anni l' Apicoltore di Polcenigo Gianfranco Janez. I gravi traumi riportati in un incidente stradale lo hanno strappato alla vita. Aveva creato una solida azienda di Apicoltura, era uno degli apicoltori più preparati della regione, presente sempre a tutti i convegni pronto ad imparare cose nuove anche se poteva insegnarle. Da sempre consigliere del Consorzio Apicoltori di Pordenone è stato un punto di riferimento per tutti i nuovi apicoltori che si avvicinavano alle api. Era riservato, di toni pacati, raramente si infuocava, proprio questo carattere ne aumentava il carisma. La sua dedizione al mondo delle api ha contribuito a mantenere e migliorare la biodiversità di un terrritorio unico qual'è quello di Polcenigo. Tutti noi sappiamo quanto sudore e quanta fatica c'è in questo lavoro, Gianfranco l'ha fatto per moltissimi anni con una passione straordinaria tipica della gente con grandi valori umani. Le più sentite condoglianze ai suoi familiari e alla Comunità da parte di tutti gli Apicoltori.
I funerali avranno luogo Mercoledi 30 Settembre alle ore 15.30 a Polcenigo, il Rosario Martedì 29 settembre alle ore 19,00 presso la Chiesa della Madonna della Salute.

Centaurea Cyanus attrae le api più dell'edera.


In questo settembre si notano moltissime api su Heliantus Tuberosus e su Centaurea e poche api sull'edera. Quest'ultima è visitatissima da tutti gli altri apoidei ma di api neanche l'ombra!! Per fare due tre foto ho dovuto attendere un'eternità. I campi sono invece ricchi di Centaurea Cianus che attrae numerosissime api e qualche altro apoide. Le Centauree sono molto appetite dalle api e garantiscono loro ottimi raccolti di nettare e polline. Si trovano sia nei campi di pianura che in quelli montani fino agli 800/1000 metri.
Numerose anche le visitatrici su Topinambour altra pianta importante per aumentare le scorte di miele e polline di questo finale di stagione.
L'andamento climatico di questo inizio di autunno è caratterizzato da un caldo anomalo intervallato da qualche abbondante precipitazione piovosa che permette lo sviluppo di queste piante spontanee.

lunedì 7 settembre 2009

Tanta gente e tanti bambini a "Le acrobazie delle api"


Una splendida giornata di sole ha caratterizzato questo 6 settembre. Splendida la cornice di VillaVarda, anche  il Livenza che lambisce lo splendido ed esteso parco ha mostrato il suo volto migliore, acqua bassa e trasparente di un colore classico del nostro fiume, un colore non facilmente definibile, un verde con sfumature bluastre che si macchia di altri colori nei posti più bassi dove alghe e ciottoli si intravedono. Posto splendido. Nessun altro luogo merita più  di questo di ospitare "Incontro Flora e Fauna". Bella idea del gruppo organizzatore che da molti anni investe il proprio tempo libero nell'organizzazione di questo evento.
La  mostra è andata molto bene. Il "Canevon" che da due anni ci ospita è un ambiente molto accogliente, la vecchia stalla è stata ristrutturata in modo pregevole, il legno del pavimento e del soffitto ha accolto i visitatori nel miglior modo possibile. 
Le foto quest'anno le abbiamo meglio presentate, abbiamo alleggerito la parte descrittiva rendendo la mostra più agile, coinvolgendo di più il lato emozionale delle persone.
 Le due sezioni nuove (12 mesi di fioriture e le foto delle acrobazie delle api) sono state molto apprezzate dai visitatori e dai bambini che hanno manifestato tutta la loro curiosità verso questo mondo che affascina. Tante persone, ricche di esperienza per non dire anziane, si sono  intrattenute in discorsi sul deterioramento dell'ambiente e sull'indifferenza di chi ci comanda. Bene che ci sia ancora quest'atteggiamento di sdegno e che non passi sempre tutto nell'indifferenza. Questo falso progresso è il risultato della nostra indifferenza.
 Le api hanno affascinato un  poco tutti. Nessuno spero sia uscito indifferente dalla mostra.
La ricerca dell'ape regina rigorosamente non marcata ha coinvolto grandi e piccoli. Il libro delle presenze è stato usato dai bambini per fare i loro disegni e per manifestare le loro emozioni. Numerosi bambini/e hanno disegnato cuoricini. Significa che in quell'ambiente erano a loro agio, bel segnale.
Non sò dire quante persone sono passate, diciamo che la fatica fatta per preparare e allestire la Mostra è stata ben ripagata. E' il secondo anno che siamo molto contenti dell'affluenza di gente.
Ringrazio mio figlio Alessandro e Angelo Davanzo per il prezioso aiuto prestato sia in fase di elaborazione al computer sia in termini operativi.
Grazie a tutti i numerosi visitatori.

domenica 23 agosto 2009

6 settembre Villa Varda "Le acrobazie dell'ape"


Domenica 6 settembre (dalle ore 8.00 alle 20.00) presso la splendida cornice di Villavarda (Brugnera PN) in occasione dell'incontro "Flora e Fauna", Fotoapi allestisce nei locali del "Canevon" la mostra dedicata all'ape e all'apicoltura intitolata
"Le acrobazie dell'ape".
Il titolo ha un duplice significato. Alcune foto curiose fermano l'immagine dell'ape in evoluzioni degne di ginnasti di alto livello, di rocciatori spericolati etc., api che sollevano e trasportano pesi che spezzerebbero la schiena al miglior atleta.
Il secondo significato è rappresentato dalla lotta per la sopravvivenza della specie che nonostante le ultime positive notizie dal fronte dell'agricoltura resta sempre un cammino irto di ostacoli.
Il mondo dell'agricoltura ha le sue indubbie colpe, in questi anni si è buttato di tutto e di più nei campi, si sono attuate monocolture persistenti senza attuare rotazioni, si sono indebolite le piante. La politica ha dato contributi che hanno mascherato, drogato il mercato e distrutto l'estetica e la sostanza dell'ambiente.
Anche l'apicoltura stessa non è esente da colpe, si è indebolita la razza con pratiche apistiche poco oculate. Pensiamo al periodo in cui il miele veniva raccolto con l'apicidio, le famiglie più forti venivano uccise per recuperare il miele, si selezionavano le famiglie scarse!!
Pazienza in quel tempo non c'era tutta la nostra conoscenza.
Ora invece importiamo nuclei d'ape e regine da tutto il mondo. Le regine di altre zone geografiche e di altre razze si incrociano con le nostre impoverendo e rendendo debole la nostra pregiata razza apistica. L'indebolimento genetico comporta una maggiore esposizione alle malattie. Ecco spiegato il perchè degli antibiotici nel miele. Tutto ritorna, tutto quadra. Sempre più acrobazie per sopravvivere.
In un momento in cui i media continuano a dire che l'ape è tornata, fotoapi lancia questo allarme: o lavoriamo per conoscere di più i comportamenti dell'ape, dei suoi parassiti, oppure la nostra ricerca scientifica potrà continuare a lavorare solo a livello chimico: il nuovo prodotto chimico , il n° di trattamenti, la quantità di sostanza chimica che fàrà cadere la varroa, l'ape, ...l'apicoltore oppure...... il consumatore finale.
Ci sono apicoltori che non trattano per niente, che utilizzando tecniche apistiche di lotta alla varroa assolutamente naturali: telaino Campero, messa a sciame della famiglia etc.. le strade ci sono pratichiamole, facciamo ricerca da qui!! Rendiamole comode e applicabili anche agli apicoltori professionisti, incentiviamole.
Pensiamo che la società delle api è sopravvissuta per milioni di anni. Rispetto a questo lungo periodo il contatto con l'uomo appare quasi insignificante: poche migliaia d'anni. Solo da 150 anni circa l'uomo dirige a modo suo le api. Non le conosciamo ancora!!!!
Scusate le divagazioni!
Fotoapi cerca di far apprezzare al numeroso pubblico che frequenta gli incontri flora e fauna, l'affascinante mondo delle api e degli apoidei.
Ci saranno anche le api .... vere!!
Ci vediamo a VillaVarda Domenica 6 settembre 2009.



lunedì 17 agosto 2009

Apicoltura relegata in secondo piano

A fine Sagra è tempo di bilanci. Quello generale della manifestazione è sicuramente positivo. La data poco felice, il gran caldo, gli animalisti che minacciavano fuoco e fiamme, tutto questo lasciava presagire un grosso calo di affluenza di pubblico, invece sovvertendo i pronostici la gente c'è stata, sono stati venduti più di 20.000 biglietti. Le vele si sono dimostrate un giusto ammodernamento degli impianti e un passo in avanti per contenere il gran caldo di ferrragosto. Per quanto riguarda la Mostra Mieli città di Sacile, luci ed ombre. Bene il Concorso mieli, con tanti campioni presentati e quindi tanti apicoltori coinvolti, ben fatta l'inaugurazione della Mostra con interventi equilibrati e sentiti delle autorità, utile la chiaccherata sull'uso del miele in cucina e la degustazione del gelato al miele, appena sufficiente la Mostra storica dell'apicoltura, decisamente insufficiente ed insoddisfacente l'ubicazione della stessa.
Motiviamo queste affermazioni: la Mostra non è sembrata all'altezza delle precedenti per il semplice motivo che assemblava settori scollegati tra di loro, carente di spiegazioni (in particolare per i non addetti ai lavori) e senza un messaggio da far passare all'opinione pubblica. Dal punto di vista estetico ben presentata, dava un bel colpo d'occhio ma non del tutto sufficiente nei contenuti. I due pannelli su Garibaldi apicoltore sono stati una bella idea, ma perchè non coinvolgere allora l'Apicoltura Garibaldi diretta discendente dell'Unificatore? Conserva memoria storica e cimeli importanti del famoso avo.
La carenza più preoccupante è però legata alla scelta del posto e alle indicazioni quasi assenti. L'apicoltura per i messaggi che lancia, per la fedeltà e l'impegno del Consorzio Apicoltori di Pordenone, nonchè delle varie persone che in questi anni hanno collaborato o organizzato le varie Mostre e Concorsi Miele, merita un posto di maggior rilievo nella Sagra. Per anni le esposizioni si sono tenute nei locali di Palazzo Billia, posto di prestigio. Due anni fà in Piazza del Popolo presso i locali della Banca, due settimane di Mostra con un'affluenza strepitosa di gente.
L'anno scorso al Centro Zanca, Mostra aperta per un'intera settimana con affluenza solo nella giornata di Sabato sera e Domenica giorno di Sagra. Quest' anno al Centro Zanca su una sala più interna con affluenza di gente solamente nel giorno di Sagra. Pochissimi cartelli (forse nessuno) ad indicare l'ubicazione della Mostra.
Per il prossimo anno sarà indispensabile concordare una sede adeguata, pensare molto tempo prima ai contenuti della mostra, organizzare dei manifesti che indichino con chiarezza dove si trova la Mostra.
Le energie profuse da tutti e l'impegno nelle precedenti edizioni (penso 22 o 23) meritano più attenzione e maggiore organizzazione. Bello sarebbe conservare anche una memoria storica di tutti gli argomenti delle precedenti edizioni.
Fotoapi espone le seguenti critiche dando voce alle numerose mail e contatti personali ricevuti, il fine è ovviamente quello di costruire e di migliorare nel tempo, pertanto nessuno deve sentirsi offeso o sminuito, rispettiamo il lavoro di tutti e cerchiamo di migliorare insieme. Fotoapi partecipava alla Mostra con un'esposizione fotografica pertanto è coinvolto anche lui in queste velate critiche!
Se la Mostra resta un fatto limitato agli apicoltori siamo morti tutti. Deve aprirsi alla gente comune deve avere una valenza divulgativa, deve far conoscere l'ambiente e la natura, i colori e la forma dei fiori, l'insetto sopra il fiore, far capire che tra gli insetti non esiste solo l'ape, il significato di ecosistema e l'uso dei propri occhi per leggere l'ambiente che ci circonda. Ecco l'importanza del messaggio da far passare, la conoscenza significa comprendere i valori, gli equilibri, poi viene da solo il rispetto.
Cliccate sotto su "commenti" e dite la Vostra!! Grazie.

martedì 11 agosto 2009

Bello il manifesto della Sagra




Ad un primo sguardo il manifesto della 736 Sagra dei Osei non sembra un granchè. Poi lo guardi e lo riguardi e ti accorgi dei particolari. Quindi attribuisci loro dei significati .
Sono però interpretazioni personali che variano da persona a persona. E' questo il bello del manifesto ti costringe a far lavorare la mente.
Il gatto seminascosto è sicuramente un predatore ma potrebbe anche essere un bracconiere. Uccelli, specie protette, grandi cene a base di..., ancor oggi, nonstante tutte le pesanti sanzioni, la condanna ormai unanime della Società verso l'uccellaggione e la caccia, ma ancora i tentativi di legalizzare la cattura di alcune specie di uccelli, i voti, la spinta dei politici a caccia di..., vedete il gatto è nascosto, è sempre lì.
Gli uccelli che parlano ai lati, ai margini del foglio, sembrano e sono deboli, l'ultimo anello della catena, vicino ad uscire dal foglio, all'estinzione. Pressati dalla chimica dell'agricoltura, dalle insidie naturali, dagli sconvolgimenti climatici e dall'uomo cacciatore e .....mangiatore!!
Al centro del foglio il dialogo dei volatili viene posto in risalto, che duri la loro voce, che passi il loro messaggio. Il titolo centrale "Sagra dei Osei" in primo piano sperando che sia un'occasione per parlare di tutela e salvaguardia dell'ambiente.
Veramente il miglior manifesto possibile !!! Complimenti Pae White.

sabato 8 agosto 2009

INAUGURATA LA MOSTRA "A CASA DELL'APE"



Sabato 8 Agosto 2009 è stata inaugurata, alla presenza del Sindaco, la Mostra Concorso Mieli Città di Sacile. Numerose le persone intervenute. La mostra organizzata dalla Signora Salton Maurizia presenta una parte dedicata alla casa dell'ape concessa dal Museo Casa Cociel di Fagagna, una breve presentazione su Giuseppe Garibaldi apicoltore e 12 mesi di fioriture del Pordenonese presentata da Fotoapi, sito didattico fotografico dell'Apicoltura Marson Alfredo. La mostra è inoltre arricchita dai pannelli divulgativi che spiegano la storia dell'ape e la morfologia dell'insetto.
La Mostra è stata presentata dal Presidente del Consorzio Apicoltori di Pordenone Pierbruno Mutton. Il Sindaco nel suo discorso ha manifestato vivo interesse per la conoscenza di questo affascinante insetto, valorizzato queste iniziative nel contesto di una Sagra che dovrà sempre più diventare veicolo di messaggi importanti per la conoscenza e la salvaguardia di questo nostro ambiente sempre più povero in biodiversità.
In piazzetta Romagnoli l'inaugurazione è continuata con un breve relazione sull'uso del miele in cucina tenuta da Alfredo Marson in sostituzione della Dott.essa Zoratti che ha avuto un grave lutto familiare. A lei vanno le nostre più sentite condoglianze.
Per finire degustazione per tutti di gelato al miele, apprezzatissimo ! Un grazie al Gelatone per aver fornito la materia prima.
Per quanto riguarda il Concorso mieli "Città di Sacile" dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che l'ape d'oro non sia stata conquistata dalla categoria dell'acacia come poteva essere preventivabile vista l'ottima annata di questa pianta. Voci di corridoio parlano di votazioni molto alte date alla categoria dei mieli particolari sembra Triestini. Di più non è trapelato. Daremo comunque i risultati prima possibile!!
A venerdì sera giorno di riapertura della mostra. Buona Domenica a tutti.

mercoledì 5 agosto 2009

Sagra dei Osei 2009 - Mostra concorso Mieli "Città di Sacile"


Sabato 8 Agosto alle ore 18.00 presso il Centro giovani Zanca, ci sarà l'inaugurazione della Mostra intitolata  "A casa dell'ape".
L'organizzazione è dalla Pro Sacile,  in collaborazione con il Consorzio Apicoltori di Pordenone. Verranno esposti numerosi cimeli storici gentilmente concessi dal Museo Casa Cociel di Fagagna , ci sarà inoltre un pannello dedicato a Giuseppe Garibaldi eroe dei due mondi che amava le api.
 "Fotoapi" presenterà una mostra fotografica sulle fioriture dei 12 mesi. 
Nella medesima giornata dalle ore 18.00 si terrà un convegno sulle proprietà organolettiche del miele con esempi di  impiego nell'alimentazione. Relatrice sarà la Dottoressa Maria Luisa Zoratti. 
Il programma prevede inoltre una dimostrazione pratica di utilizzo del miele nella produzione di gelato artigianale a cura della gelateria "Il Gelatone".
Naturalmente degustazione gratuita per tutti i presenti.
Con questa inaugurazione prenderà ufficialmente il via il programma dei festeggiamenti della 754 Sagra dei Osei che avrà il suo culmine nella serata di Sabato 15 Agosto. Durante quella notte si assaporerà pienamente il clima di festa aiutati anche dalla buona cucina,  per poi tuffarsi nel pienone di folla di Domenica 16 Agosto. 
Nella mattinata di domenica, ci saranno le premiazioni del Concorso mieli Città di Sacile. Verranno valutati da una giuria di assaggiatori qualificati i numerosi campioni di miele   suddivisi per tipologia al fine di decretare i migliori mieli del Friuli Venezia Giulia. 
Un fine settimana da trascorrere piacevolmente a Sacile (PN) città giardino della Serenissima famosa per la sua storia e per la bellezza del fiume che sinuosamente la attraversa.
Nel sito www.fotoapi.com verranno pubblicate le fotografie della Sagra.

martedì 7 luglio 2009

Fotoapi va' in vacanza!!!!

Tra un temporale e l'altro è iniziato anche Luglio. Le api sono particolarmente aggressive in questo periodo, sembra abbiano 3/4 pungiglioni l'una. Sono probabilmente nervose per l'esaurirsi dei raccolti e per la pressione esercitata dalla varroa.
In laboratorio abbiamo smielato gli ultimi raccolti non particolarmente abbondanti ma di ottima qualità: millefiori, erba medica, castagno-mora di rovo, castagno. Dieci giorni di decantazione e poi il miele verrà invasettato, inscatolato e messo in magazzino.
E' sempre straordinario considerare l'eccezzionale lavoro svolto dalle api. Passando di fiore in fiore raccolgono il nettare, impollinano e stipano nel melario quantità considerevoli di miele. Il miele dei castagni dopo 20 giorni dall'inizio della fioritura è già nei vasetti pronto per il consumo. Unico!!! Meriterebbero, le api, la prima pagina dei giornali!
Io, fotoapi, fra qualche giorno andrò in vacanza e logicamente rallenterò in questo mese gli scatti e le pubblicazioni, recupererò energie per rimotivarmi ai prossimi impegni:
  • mostra fotografica di Sacile a metà Agosto, a Brugnera in Settembre, a Oderzo terza setimana di Ottobre per ognuna di queste date vi manderò un dettagliato programma.
  • un'altra idea che mi bazzica in testa e quella di creare un sito che affronti i problemi dei fiumi della mia zona, fiumi affascinanti ancora ricchi di tutto, ma con segnali di cedimento causati da una eccessiva pressione antropica e degrado. L'idea è quella di mettere a disposizione di tutti le foto scattate sopra e sotto l'acqua dei nostri fantastici fiumi: Livenza e Meschio, sperando che i politici di turno siano eco sensibili. Primo scoglio da affrontare è dire a mia moglie che devo comperare una macchina fotografica subacquea: insormontabile!
  • Stò inoltre pensando ad un calendario con le immagini più significative e qualche messaggio significativo da regalare a tutta la mia mailing list per Natale. Può funzionare?
Per adesso auguro a tutti un periodo sereno di ferie e tanta salute! A presto.

lunedì 29 giugno 2009

Ultime goccie di millefiori

La stagione del miele nel Pordenonese è praticamente finita. In questi ultimi giorni sono ancora in fiore i prati con abbondanti fioriture di trifoglio, stanno sfiorendo i ligustri e cresce la fioritura dell'erba medica. Le famiglie stanno calando la loro forza a causa anche della pressione esercitata dalla varroa. Noto anche qualche famiglia con inizi di covata calcificata.
Il millefiori in pianura non ha dato raccolti particolarmente abbondanti diciamo 8/10 Kg per alveare. Il castagno e il tiglio più o meno hanno reso poco di più. La stagione è dunque nel complesso buona. Abbiamo rivisto alveari con tantissime api dentro. L'acacia è stata importante anche per la costruzione dei fogli cerei. Dopo l'acacia le api hanno costruito poco.
Come ogni anno in questo periodo rimpiangiamo gli abbondanti raccolti di melata. Erano molto utili per il nostro morale e per dare scorte alle api. Da subito conviene pensare all'alimentazione delle famiglie. I trattamenti abbinati all'alimentazione aumentano la loro efficacia.
Per quanto riguarda i lavori in laboratorio stò portando a casa il millefiori di pianura. Il castagno è da alcuni giorni in asciugatura (è sui 19 di umidità), un primo millefiori l'ho smielato subito poichè faceva 17.
Nel posare gli apiscampi bisogna fare molta attenzione ai saccheggi, metterli la sera e sigillare tutte le fessure. Raccoglierli alla mattina presto spazzolando le poche api rimaste.
I melari puliti vengono posti in magazzino eliminando i favi vecchi o che hanno avuto covata. Facendo così non è più necessario spruzzare la fastidiosissima anidride carbonica. Un'altra cosa importante da fare è grattare recuperandola tutta la propoli contenuta nei melari, con 100 melari si recupera un chilo e mezzo circa di propoli di buona qualità. Si eliminano altresì eventuali larve e uova della fastidiosa farfallina mangiacera. Tutti i melari in cattive condizioni vanno in falegnameria per le manutenzioni e i telaini rotti vanno nel barbecue.
Mi dimenticavo di invitarvi alla prudenza negli apiari di moontagna si possono fare pericolosi incontri come questo del filmato. Ricordatevi che anche questi animali ( vipere) hanno un loro importante ruolo in natura e non devono assolutamente essere uccisi come spesso si vede fare.
Buone vacanze a tutti!!



lunedì 15 giugno 2009

Siamo a metà giugno!

I castagni nella Pedemontana Pordenonese sono in piena fioritura, in alcune zone stanno sfiorendo. I tigli in pianura sono quasi tutti sfioriti, in pedemontana sono in piena fioritura. La mora di rovo continua a fiorire e numerosissime sono le api che la visitano.
La mia raccolta pollinica è terminata proprio oggi, ho tolto le trappole. Nel complesso ho raccolto con 20 trappole una media di 700 gr. di polline ogni due giorni. La quantità non è esaltante, ma la qualità del polline è super!! Ho fatto un tentativo anche di posizionare le trappole sul castagno, ma la raccolta è stata veramente misera, le api raccoglievano pallottoline molto piccole ed eludevano le trappole. Tolto tutto. Non fà niente, sperimentiamo!
La raccolta di miele millefiori non sembra dare granchè. Sono già due tre anni che il millefiori è in fase calante. Sembra soddisfacente la raccolta di castagno e di tiglio.
Con i primi di luglio, bisognerà pensare seriamente alla varroa. Io farò tre quattro trattamenti con il timolo in polvere sopra le stecche dei telaini. A fine luglio, quindi, posizionerò l'Apelifevar e subito dopo (dopo il var le api di solito bloccano la covata) farò un ossalico sublimato. A fine novembre ne farò un'altro. Nessuno di questi trattamenti mi esalta è un po' come andare a votare, si sceglie il meno peggio.
A proposito di politica, nella mia regione il Friuli Venezia Giulia stà andando in porto una legge organica in materia di apicoltura:"salva-api", a favore soprattutto degli enti che sostengono l'apicoltura e la ricerca in apicoltura (Dipartimento di biologia e protezione delle piante dell'Università di Udine che svolge ricerche sulle patologie delle api, il servizio fitosanitario, chimico-agrario di analisi e certificazione dell'Ersa, Consorzio fra apicoltori di UD, GO, TS, PN).
In questo caso bisogna dar merito agli assessori leghisti all'agricoltura di un lavoro eccellente sia in regione che in nazione (vedi Apenet). Le api ringraziano e....anche gli apicoltori.


sabato 6 giugno 2009

www.fotoapi.com dopo 4 mesi 1000 contatti

Ringraziamo tutti i visitatori di www.fotoapi.com. A quattro mesi dalla nascita si contano più di mille contatti. Ogni visitatore di media passa 3 minuti e mezzo sul sito, visualizza quasi 5 pagine, il 57% sono nuovi.
Il sito è stato cliccato da tutte le regioni d'Italia: Udine 255, Milano 64, Roma 58, Trieste 52, Pordenone 50, Torino 48 etc..
Ventun stati diversi ci hanno onorato della loro visita: Belgio, Olanda, Malta, Russia, Cina, Macedonia, USA, Svizzera, Francia, Spagna, Croazia, Slovenia, Germania, Messsico, Indonesia, Austria, Costarica, Gran Bretagna, San Marino e Grecia.
Un ringraziamento veramente affettuoso per i seguenti siti web che ci hanno inserito nel loro elenco dei link:
Apicoltura.so.it - Apicolturaangrisani.it - Apicolturapercelsi.it - Apicoltura2000.it - Apicolturaonline.it
Invitiamo i nostri "fotoapiamici" a cliccare su questi e su tutti gli altri siti di apicoltura che si battono per il rispetto dell'ambiente e la difesa degli apoidei.
Numerose sono le mail di stima che ci spronano ad andare avanti.
Numerose le scuole e le fattorie didattiche che usano per le loro lezioni il nostro sito. Usatelo pure e inviateci mail con i vostri giudizi, commenti, proposte, suggerimenti.
Siamo stati contattati anche per esporre la nostra mostra fotografica a Brugnera (Villa Varda) e probabilmente a ottobre al Museo dell'apicoltura di Oderzo.
GRAZIE!!! Continuate a seguirci.

domenica 31 maggio 2009

Castagno, tiglio, amorpha e millefiori e ...polline!


Non mi sono ancora ripreso dalle fatiche dell'acacia che incalzano i nuovi lavori.
Le fioriture sono bellissime: i tigli e i castagni sono strapieni di fiori, l'Amorpha stà sfiorendo e i campi e le siepi sono un variegato di fioriture dai mille colori.
Stagione ampia e abbondante.


Le grandinate di questi giorni hanno sparso malinconie a macchia di leopardo. A Dardago e in gran parte della Pedemontana Pordenonese la grandine ha veramente "dilaniato" tante fioriture. Pazienza. Alla natura non si comanda.



Ho appena messo le trappole per il polline. Ogni sera dovrò andare a raccogliere il prezioso raccolto. Al massimo ogni due sere. Speriamo non piova troppo. Se si inumidisce il polline è un bel guaio, bisogna buttarlo e pulire il cassettino, lavoro extra.



La situazione delle sciamature è buona, sembra che tutte le famiglie abbiano rinunciato a sciamare. Bel colpo. Le guarderò con calma e non tutte 1 volta per settimana. Bel sollievo!!



Di tanto in tanto i vigili del fuoco mi chiamano a prendere qualche sciame nella mia zona. Non ci vado volentieri, ma non si può dire sempre di no! Un po' di spirito di servizio e poi i pompieri sono degli amici, straordinari come sempre!!



Stò pensando di formare nuovi nuclei e penso proprio di comprare alcune regine per affrettare i tempi, oppure innesterò un po' di stecchette per avere celle a disposizione. Ci penserò!



Sul fronte trattamenti ho letto la circolare del consorzio che consiglia i vari prodotti. Non farò Apistan, tratterò con il timolo e poi mertterò le tavolette di Apilife var e verso novembre farò l'ossalico sublimato. Mi vestirò adeguatamente e mettero le varie protezioni consigliate).


Dimenticavo l'acacia, è veramente buona con una umidità confortante di 17, e un colore che ne evidenzia la purezza. Un peccato venderla!!!



A presto buon lavoro a tutti!!!!

mercoledì 20 maggio 2009

Acacia "fora per fora"


E' questo il simpatico commento di un vecchietto di Polcenigo, vicino alle sorgenti del Livenza. Tradotto significa che è il primo anno che vede la fioritura dell'acacia portata a termine senza pioggia. Polcenigo è una delle zone dove piove sempre. Ecco dunque il suo stupore manifestato con la parola più volte ripetuta "fora per fora".



A fioritura finita, possiamo ben dire che è stata una grande acacia. Una delle migliori che si ricordi nelle nostre zone. Ci voleva! Ce la siamo meritata.



Sto riportando in questi giorni tutti i melari in laboratorio.



Nell'ultima visita di controllo non ho più trovato traccia di celle reali, pertanto ho deciso di rallentare le visite di controllo da 4/5 giorni passerò a 6/7 giorni. Un po' di respiro.



Tra poco posizionerò le trappole per il polline. Le lascierò per tutto giugno.


Si nota importazione di polline di Amorpha Fruticosa, alcuni tigli sono già in fiore, il castagno non tarderà molto a partire, stà andando in fiore anche la mora di rovo.


Prepariamoci a spostare gli ultimi alveari.


Diamo spazio ai nuclei, dentro fogli cerei. Creiamone ancora di nuovi. Ricordiamoci che a primavera le famiglie migliori erano proprio i nuclei.


Guardate le prime foto delle nuove fioriture sul sito.


Come stà la vostra schiena??



venerdì 15 maggio 2009

E' ancora acacia


Veramente superba quest'anno l'acacia. Se in pianura è quasi del tutto sfiorita, in collina è ancora in piena fioritura. Il bel tempo ha tenuto fino ad oggi, primo giorno di pioggia leggera.

Ho posato da poco il terzo melario. Il lavoro di controllo celle reali è ora sfiancante. Sollevare i vari melari e controllare il nido non è la cosa più agevole che si possa fare.

I nuclei con regina vecchia (6 favi) sono stati allargati dando 1 foglio cereo nuovo e cambiando casetta (10). Le api hanno costruito completamente i fogli cerei riempiendoli di polline, miele e covata. Hanno riempito il primo melarietto.

I nuclei con regina nuova li ho lasciati su 6 telaini, non dovrebbero sciamare. Ho dato loro il doppio melarietto.

La febbre sciamatoria è presente in alcune famiglie, ma non impedisce alle api di lavorare. Altre famiglie sembra abbiano definitivamente rinunciato. Continuerò però a controllarle almeno fino a metà giugno. Alla più disperata sostituirò le regine. I nidi durante l'ultima visita di controllo avevano i favi "leggeri", segno che la regina ha ripreso la deposizione a pieno ritmo e il miele precedentemente lì accumulato è stato trasferito ai piani superiori (melari). Non ci sono api che fanno barba sotto i telaini, ...bel segno!!

Nella prossima visita toglierò 1 favo di covata opercolata a tutte le famiglie e farò nuovi nuclei, metterò 1 foglio cereo in penultima posizione.

Fra non molto bisognerà portare in laboratorio tutti i melari, sarà una gran sfacchinata! Non si dovrà perdere di vista, durante questa gran mole di lavori aggiuntivi, il controllo della sciamatura. Rischiamo di trovarci con i castagni in fiore e gli sciami appesi lì vicino e....addio raccolto.

Organizziamo al massimo i lavori, le motivazioni quest'anno non mancano!!

E la varroa? Per adesso preoccupiamoci dell'umidità dell'acacia. Una preoccupazione per volta!

A presto. Mandi!

domenica 10 maggio 2009

Eccoci a mezza acacia


Il cauto ottimismo che avevo ventilato nel precedente blog ha dato i suoi frutti. Dopo il cattivo inizio l'acacia ha avuto un proseguo di fiuoritura veramente notevole. Nel Pordenonese nonostante alcune zone siano state battute da grandine, la fioritura è stata imponente e a scalare. Accanto a alberi in fase di sfioritura ci sono molti altri ad inizio fioritura con parecchi fiori ancora chiiusi. A Udine e Cividale gli alberi di acacia sono un mare bianco, alberi senza foglie e strapieni di fiori. Davvero un bel colpo d'occhio. Le api in questi ultimi due, tre giorni hanno veramente preso d'assalto i fiori. In apiario si nota l'assenza di rumore al rientro delle api, non c'è il solito ronzio, segno di una grossa importazione. Tra poco (appena avrò un po' di tempo) pubblicherò nel sito le foto scattate. I fiori si possono sollevare con le mani senza che l'ape si stacchi dal nettario. L'ape della foto è troppo impegnata a succhiare il nettare abbracciata al fiore. Le api non hanno il polline sul terzo paio di zampe perchè l'acacia dà pochissimo polline.
La febbre sciamatoria è calata notevolmente in questi ultimi giorni tant'è che nell'ultima visita di controllo ho trovato pochissime celle, comunque mai ridurre l'attenzione, la febbre sciamatoria tornerà. I fogli cerei vengono velocemente costruiti e riempiti di miele. La regina ha rallentato la deposizione e i favi del nido si intasano di acacia. Posato il secondo melario. Viene dato tempo bello fino a Giovedì, pertanto almeno due melari dovrebbero essere acquisiti. Ci risentiamo a fine acacia. Adesso che il gioco si fà duro, non molliamo!!

sabato 2 maggio 2009

L'acacia non è partita nel modo migliore

Tre giorni di pioggia e una tempesta di grandine, così è iniziata l'acacia nel Pordenonese, in Friuli Venezia Giulia. Il maltempo aveva già compromesso il raccolto di tarassaco che era partito bene.



Il filmato racconta l'incredibile forza delle api, nella prima giornata di sole dopo il maltempo. Un andirivieni frenetico, quasi a voler recuperare l'avverso andamento climatico.



Guardando il bicchiere mezzo pieno, possiamo dire che la fioritura è appena iniziata e che buona parte di fiori non sono ancora aperti pertanto incrociamo le dita e tifiamo per il bel tempo.



Sul fronte sciamatura, le famiglie pur avvertendo questa febbre, tutto sommato si possono controllare con accurate visite che personalmente faccio ogni 4/5 giorni, impoverendo togliendo favi di covata opercolata e nei casi più disperati togliendo la regina e lasciando una cella opercolata. Se capita qualche sciame in questo periodo, 5 fogli cerei sotto, escludiregina e melario costruito sopra....e il raccolto si fà lo stesso!



Ci risentiamo a mezza acacia....a presto. Buon raccolto a tutti!!!

mercoledì 22 aprile 2009

La danza delle api

Oggi mercoledì 22 aprile intenso lavoro in apiario. Controllo celle reali. Impoverimento famiglie. Rafforzamento famiglie. Togliere la regina dove la sciamatura è troppo accentuata, lasciare una sola cella, ricontrollare per altre due volte. Vedere se hanno costruito i fogli cerei. Con i favi in più fare nuovi nuclei cercando qualche cella reale opercolata. Vita da apiario in aprile.

Osservando meglio tra i favi si nota una grossa importazione di polline giallo chiaro, e numerose bottinatrici con le cestella stracolme che depositano il carico nelle celle ed effettuano strani movimenti vibranti circolari. Sono le danze. Nel video allegato possiamo notare la danza dell'addome, l'ape la usa per comunicare fonti nettarifere distanti più di  100 metri. La bottinatrice comincia a muoversi sul favo con le cestella ancora cariche di polline,  quasi a far vedere alle compagne il suo prezioso carico, descrivendo un semicerchio da un lato e poi, voltandosi bruscamente, percorre un tratto rettilineo ondeggiando l'addome quindi ritorna al punto di partenza. Successivamente esegue un secondo semicerchio nella direzione opposta fino al tratto rettilineo e così via. Ondeggia l'addome con notevole rapidità (13-15 volte al secondo). Il ritmo delle danze sul favo indica la distanza della fonte nettarifera. La direzione rispetto al sole è invece comunicata dall'angolo del tratto rettilineo percorso dall'ape rispetto alla verticalità del favo. Se il tratto rettilineo è rivolto in alto la fonte nettarifera è nella direzione del sole. Se in basso sarà opposta al sole, e così via per tutte le angolazioni possibili.

Cosa stavano raccogliendo le mie api? Colza! Le api ci comunicano che i campi coltivati si trovano a più di 100 metri dall'apiario. Le api  comunicano anche all'apicoltore!!




venerdì 17 aprile 2009

E' ora di sciami!!

Non so se le api sono veramente tornate, come dicono i nostri amici americani. Di certo questo è il momento più delicato della stagione. Le api nelle nostre arnie in Friuli Venezia Giulia stanno andando a mille specie in pianura. Abbondante la foritura del salice, con qualche pioggia e freddo che però non hanno impedito un abbondante raccolto di polline. Il tarassaco ha dato una fioritura buona e si cominciano ad osservare i primi melari pieni a metà. Le fruttifere hanno come al solito presentato una fioritura bella ma sfiorita presto. L'acero è stato visitatissimo dalle api come si vede dalle foto nel sito. Tutto bene dunque.....ma ci sono anche le preoccupazioni. Le api in pedemontana sono poco sviluppate e scarse di scorte. Questo preoccupa un po' in vista dell'acacia. In pianura le famiglie più forti stanno già facendo celle reali e un 10% è già sciamato.
Costruiscono con facilità i fogli cerei dati.
Le vere preoccupazioni vengono però dagli amici agricoltori. In atto il diserbo delle viti..... quante bottinatrici piangeremo? Siamo molto vicini alla semina del mais.....speriamo bene!!!
E la varroa.....?
Guardatevi un alveare che ..... partorisce.
A presto, commentatemi!!!!


venerdì 3 aprile 2009

Le api son tornate!!!

"Sono di nuovo tra noi", devono aver pensato gli agricoltori della California del sud nel vedere ricomparire le api. Proprio nel Golden State, dove tre anni fa la loro scomparsa aveva messo significativamente in allarme gli ambientalisti e gli esperti climatici, i campi e gli alberi sono fioriti e le api sono tornate a frotte.
Un fenomeno, quello della moria degli imenotteri, che non ha risparmiato l'Europa e che in Italia si è manifestato con una riduzione dal 30 al 50 per cento del patrimonio apistico nazionale. Le buone notizie dagli Stati Uniti ci fanno però ben sperare in un ritorno delle api anche qui da noi. “La situazione è migliore di un anno fa, quando abbiamo registrato una mortalità di api in media del 40 per cento su scala nazionale” ci spiega Marco Lodesani dell'Istituto Nazionale di Apicoltura. “In questo momento – continua l'esperto - gli apicoltori stanno facendo le operazioni di svernamento degli alveari. Come istituto stiamo dunque iniziando un censimento che ad aprile ci darà dei dati certi. Per ora possiamo dire che la situazione è migliore di quella registrata alla fine dell'inverno del 2008.”